Al Liceo Artistico per condividere esperienze e riflessioni: il legame tra formazione artistica e comunicazione

“Ritorno al futuro” per Christian Perdonà, CEO e direttore creativo di Agenzia Perdonà, e per Alessandra Purgato, giovane art director dell’agenzia, entrambi ex allievi del Liceo Artistico Statale di Verona di cui sono stati ospiti per un incontro/confronto con studentesse e studenti, grazie all’adesione della Dirigente dott.ssa Daniela Villa e del prof. Alberto Manni e di tutti gli allievi.

L’appuntamento ha offerto l’opportunità di condividere le proprie esperienze e riflettere sul legame tra formazione artistica e mondo della comunicazione. Sia Christian, diplomato nel 1982, che Alessandra, diplomata nel 2018, hanno seguito la propria vocazione immergendosi nel mondo della grafica e della comunicazione, appena usciti dalle aule scolastiche. L’esperienza di Christian, arricchita dall’incontro con altre discipline come la vendita e il marketing, si è trasformata nel corso degli anni in un’attività di impresa nell’ambito della comunicazione, mantenendo però sempre vivo il gusto, la sensibilità, la visione anche estetica appresi durante gli anni di formazione al Liceo Artistico.

Il processo creativo:
foglio e matite per liberare le idee.

Nonostante siano passati quarant’anni dal suo diploma, Christian ha constatato come alcuni elementi non siano cambiati: gli strumenti digitali hanno certamente rivoluzionato molti ambiti della creatività, ma l’approccio foglio e matita rimane ancora oggi fondamentale per trasferire le proprie idee. Il processo creativo continua a partire dalla sensibilità e dall’intuizione, trasformate in soluzioni originali tramite il disegno: sono lì a dimostralo anche gli schizzi e i bozzetti di alcuni progetti dell’agenzia condivisi durante la presentazione agli studenti.

Christian Perdonà riporta alla platea la sua esperienza quotidiana “Spesso i clienti si meravigliano del fatto che sappiamo ancora disegnare o perfino schizzare, abituati a trovarsi di fronte a progetti già finalizzati in cui, però, è l’aspetto formale a prevalere, con il rischio di schiacciare l’idea sulla sua esecuzione, togliendo spazio alla discussione, all’emozione e alla libertà di pensiero che un “semplice” bozzetto può generare. Sono proprio questi schizzi a fornire l’essenza di un progetto che poi, insieme ad altri interlocutori, si può sviluppare al meglio arricchendolo di ulteriori contenuti e aspetti”.

 

Il ruolo cruciale della formazione artistica:
tecnica, apertura mentale, successo professionale.

In tutto questo la formazione ricevuta al Liceo Artistico svolge un ruolo cruciale nel plasmare il percorso professionale, anche per una forma d’arte applicata come può essere considerato il design grafico: oltre alla tecnica è infatti l’atteggiamento aperto e la capacità di pensiero critico a permettere di sviluppare progetti creativi e comunicativi di successo.

Da queste considerazioni la presentazione di alcuni casi concreti, dallo studio del packaging alla definizione di una pagina pubblicitaria, alla case history rappresentata dalla creazione di Guizzy, la mascotte dell’agenzia, e di tutte le declinazioni che nel tempo si sono sviluppate a partire dall’iniziale disegno di un giocoso cavalluccio marino. Fumetti, merchandising, attività sociali, video … tutto parte dall’aver immaginato e disegnato un personaggio che potesse esprimere, figurativamente, lo spirito dell’agenzia.

Il futuro nell’integrazione:
apertura al nuovo senza perdere le radici.

Ascoltando poi gli studenti è facile capire come la loro curiosità sia rivolta in particolare alle ultimissime tecnologie e ai loro possibili sviluppi: ma anche qui, anche nell’attualissimo campo dell’intelligenza artificiale, ancora una volta tutto parte dall’aver fatto per bene la punta alle matite e alle proprie idee. Lo dimostra, in chiusura dell’incontro, il contributo di un illustratore, collaboratore dell’agenzia, che applica le possibilità offerte dall’AI ad una creatività che continua a nascere dagli elementi della sua cultura artistica. Un’apertura al nuovo, senza paure o resistenze, ma al tempo stesso senza recidere le radici con la propria formazione, anzi traendone alimento per nuove forme espressive. Un altro esempio di come progredire sia, inevitabilmente, un continuo ritorno al futuro.

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