Quante volte avete sentito la frase “Guarda che fare marketing non significa solamente scegliere il colore del volantino”?
Sicuramente il marketing non si riduce solo a questo, ma come agenzia di comunicazione integrata, nata come agenzia grafica, non possiamo negare l’importanza di questo aspetto. Molti di voi l’avranno già intuito: la scelta dei colori negli strumenti di marketing non è casuale. Chi pensa che questo sia un aspetto irrisorio si sbaglia, e di grosso. Al contrario, se il marketing è fatto in maniera rigorosa, c’è uno studio attento che riguarda i colori che verranno scelti per un volantino, piuttosto che per una call-to-action, per il packaging di un prodotto, per un sito web, o per un logo di un marchio.
Il colore è una caratteristica essenziale della brand-equity, che attira l’attenzione dei consumatori e permette loro di fare delle scelte. Infatti, la vista è il senso più sviluppato nell’essere umano. Alla base c’è il percorso evoluzionistico dell’uomo, il quale diventando un bipede, ha sviluppato la vista per esplorare lo spazio dall’alto, percepire ed evitare pericoli. Non c’è da sorprendersi quindi se i nostri comportamenti, le nostre scelte, reazioni e attitudini sono fortemente influenzate dai colori che abbiamo attorno a noi.
In questo articolo vogliamo andare a riprendere la Teoria dei Colori per capire come questi vengono abbinati e accostati ottenendo un “effetto wow”.
Partiamo dalle basi e iniziamo a dissezionare la ruota dei colori.
Colori primari, secondari, terziari: Ci sono colori primari come il blu, il giallo, il rosso sono i colori che, mescolati in parti uguali, danno origine a tutti ai colori secondari, ossia l’arancione, il viola, il verde. I colori terziari (rosso-arancio, giallo-arancio, giallo-verde, blu-verde, blu-viola, e rosso-porpora) sono invece, sono colori che si ottengono mescolando un colore primario assieme a uno secondario.
Colori puri e le tonalità: I colori possono esser detti colori puri o saturi se non c’è l’aggiunta del bianco, del nero, o di un altro colore per creare delle tonalità. I colori puri sono colori vivaci, sgargianti e vengono spesso utilizzati per i giocattoli dei bambini e per gli indumenti estivi. Le tinte (o colori pastello), sono tonalità che nascono da colori puri a cui è stato aggiunto del bianco, le ombre o sfumature nascono da colori puri a cui è stato aggiunto del nero, mentre i toni nascono dall’aggiunta del grigio.
I contrasti: Passiamo ai contrasti di colore, spesso tema di discussione accesa con gli art designers. I contrasti si ottengono accostando due colori complementari (o opposti), ossia colori che non condividono colori comuni. Ad esempio, il rosso e il verde sono colori complementari perché non verde è composto dal giallo e dal blu. Generalmente, nel marketing, i contrasti vengono utilizzati per metter in evidenza contenuti importanti, quando si vuole attirare l’attenzione, o per facilitare la lettura dei contenuti su un sito web. Spesso, molti art designers preferiscono utilizzare colori analoghi (o adiancenti), ossia colori che contengono colori comuni, e che risultano armoniosi e piacevoli all’occhio.
Ma si sa, l’equilibrio sta sempre nel mezzo. Se utilizziamo troppi colori complementari per uno stesso progetto grafico, nulla salterà all’occhio. Il segreto sta nel trovare le giuste combinazioni di colori complementari e analoghi, che possono seguire schemi differenti. Vediamo quali:
Split complementari: una triade di colori con un colore complementare e due colori analoghi. Si ottiene comunque un forte contrasto visivo, ma con meno tensione rispetto a tre colori complementari tra loro.
Split complementari doppi: uno schema che utilizza due colori complementari e due analoghi. Se tutti i quattro colori sono utilizzati nelle stesse quantità otteniamo un risultato grafico sbilanciato. Consigliamo quindi di scegliere un colore dominate con particolare attenzione all’equilibrio tra colori calidi e colori freddi.
Schema triangolare: Una triade di colore si compone di tre colori separati da una distanza uguale sulla ruota dei colori. Il contrasto risulterà essere meno forte rispetto a quello di tre colori complementari.
Schema rettangolare: Uno schema che utilizza due colori adiacenti e i loro opposti. È tuttavia consigliabile utilizzare un colore dominante, prestando particolare attenzione ai colori calid e freddi. Se tutti i colori sono usati in quantità uguali, il risultato sarà poco armonioso.
Schema quadrato: la palette di colori risulterà simile a quella dello schema rettangolare, con la differenza che i colori scelti sono equidistanti tra loro.
Riprendendo il detto “il troppo storpia”, un consiglio sempre valido che ci sentiamo di dare è quello di limitare la scelta dei colori presenti nella brand-equity. La vera bellezza sta anche e soprattutto nella semplicità, nella scelta coerente dei colori in tutti i vostri strumenti di marketing. Questo farà si che il vostro marchio possa ricordato e riconosciuto da consumatori.
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