Creare un e-commerce non è facile, tanto meno gestirlo. Lo stanno dimostrando tante aziende che, in ritardo con la digitalizzazione, si stanno affannando per costruire un negozio virtuale in tutta fretta, così da non perdere il treno. I dati infatti parlano chiaro: secondo Nielsen, in Italia c’è stato un boom degli acquisti online, con un +82% per le vendite su piattaforme digitali rispetto allo scorso anno. Un chiaro effetto delle recenti restrizioni sanitarie.
Per nostra fortuna, ma soprattutto grazie a un’abbondante dose di lungimiranza, noi e Casa Vinicola Sartori ci siamo strutturati per tempo, inaugurando il primo e-commerce del Wine Shop Sartori ad ottobre dell’anno scorso.
Significa che ne abbiamo raccolti i frutti subito? Non esattamente!
Una strategia a tutto tondo.
Creare un e-commerce è un lavoro che mette in campo competenze e sensibilità diverse. Proprio come un vino, il cui bouquet nasce da un equilibrio tra molecole che lavorano in sinergia, un negozio digitale deve essere dosato in tutte le sue variabili.
È un ecosistema complesso, dove persino una manciata di secondi di ritardo del caricamento del sito possono influenzare in negativo le conversioni. Così come un costo troppo alto di consegna si traduce in carrelli abbandonati nelle “corsie” digitali.
Non ci siamo dati per vinti e un passo alla volta abbiamo ottimizzato il negozio virtuale come avrebbero fatto dei direttori di supermercato appassionati dal proprio lavoro. Solo che invece di scaffali noi avevamo schede prodotto, invece che cartelli per guidare i visitatori tra le corsie, noi avevamo usabilità e site map.
Tanti piccoli puntuali lavori di ottimizzazione del layout e delle informazioni contenute in ogni pagina, dove anche la posizione di un bottone o di un testo fanno la differenza. E dove non arriva la tecnologia ci pensano i nostri social media manager, con una strategia di comunicazione basata su contenuti di Real Time Marketing e frizzanti promozioni. Perché dietro ai nostri e-commerce c’è un e-Team che mette in campo la curiosità, una valore quanto mai analogico e indispensabile anche nel mondo digitale.
Oggi, questo lavoro di fino ci ha premiato con risultati record:
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+350% vendite nell’ultimo mese.
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+206% visite al sito
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+212% pagine visitate.
Un salvagente strategico che ha pienamente compensato la momentanea chiusura del negozio fisico.
Che cosa ci manca, ora?
Ora ci manca la normalità. Il Wine Shop Sartori è diventata una realtà nota nel territorio proprio per la sua capacità di riunire le persone davanti a un bicchiere e a un piatto di specialità locali. Era il format Sartori & Incontri per ora annullato in attesa della riapertura.
Ci manca quel tintinnio di bicchieri, i racconti dei nostri Sommelier e il brusio della gente venuta ad assaggiare e a brindare insieme.
Alla felicità di aver fatto bene il nostro lavoro si aggiunge insomma un retrogusto di amarezza. Vogliamo che il negozio digitale sia il secondo piatto della bilancia, non l’unica alternativa possibile.
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